Mozia: un percorso turistico alla scoperta dei Fenici

Mozia è una piccola isola – oggi conosciuta come Isola San Pantaleo - che si trova nel cuore delle Saline di Marsala e più precisamente nella Riserva Naturale Orientata dello Stagnone che comprende altre tre isole: Isola Grande, Schola, Santa Maria. Mozia Trapani dista poco meno di 50 chilometri da Trapani ed il motivo principale per cui dovresti visitare l’isola è la sua ricchezza dal punto di vista storico ed archeologico. Quando i Greci colonizzarono la Sicilia orientale, i Fenici ripiegarono sulla parte occidentale. In quest’area infatti sorgeva un insediamento fenicio risalente al XII secolo a.C. Da qui, grazie alla posizione strategica, i Fenici scambiavano le loro merci, trasformando questa terra in una cittadina fiorente.

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Come arrivare a Mozia

Isola di Mozia come arrivare? Per quanto possa essere incantevole il mare di San Vito Lo Capo, siamo sicuri che durante le tue vacanze vorrai vedere quali tesori si nascondono nei dintorni del famoso borgo marinaro. Tra le tante bellezze della provincia di Trapani non puoi non visitare l'isola Mozia. Per raggiungerla, ti consigliamo di prenotare un’escursione così da avere tutto organizzato e da avere anche una guida esperta, in grado di raccontarti nei minimi particolari lo splendore dei resti di quel grande popolo che colonizzò l’isola. Grazie all’escursione organizzata da Mooway potrai prima visitare Marsala e poi prendere l’imbarcadero Mozia.

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Storia dell’isola e cosa vedere

L’isola regala una vista indimenticabile. Le acque limpide della laguna arrivano più o meno alle ginocchia, creando come delle piscine naturali. Da un punto di vista architettonico, avvicinandoti con il traghetto la prima cosa che vedrai saranno le mura di cinta – edificate per difendere la città dai nemici - le quali si estendono per ben 2,5 chilometri, e le torri di guardia. Effettivamente, le alte mura resero l’isola inespugnabile per molto tempo, almeno fino a quando - nel 397 a.C. - la città venne invasa e distrutta dalle truppe siracusane per restare poi disabitata per anni.

Una volta arrivato passerai per la Porta Nord, uno degli ingressi principali, l’ingresso della città conservato meglio. Potrai ammirare diversi edifici religiosi, tra i quali il Santuario del Cappiddazzu. I resti mostrano un’imponente struttura, tripartita a nord, inserita all’interno di un ampio recinto. Un altro edificio interessante è il Tofet, un santuario dove venivano conservate le urne funerarie.

Nel 1902, Mozia visse un periodo di splendore quando il nobile Joseph Whitaker decise di costruire lì la sua abitazione. Fu proprio quest’uomo a portare alla luce numerosi reperti storici che ad oggi vengono conservati nel museo che porta il suo nome e che, come puoi immaginare, è la sua casa. I fenici erano esperti artigiani per cui potrai ammirare: ciotole, vetri, oggetti con ornamenti in metallo, ceramiche, armi, gioielli, monili ed anche oggetti sacri; ma il reperto più famoso che potrai ammirare è il Giovinetto di Mozia, una statua greca di marmo che viene definita anche “la statua del mistero” e che ritrae una figura maschile. Venne trovata nel 1979, sotto un mucchio di argilla, probabilmente fatto per nasconderla.

Durante la tua escursione, ricordati di ammirare le saline e la vegetazione della Riserva. Non è strano vedere specie di uccelli che non si incontrano tutti i giorni, ad esempio i fenicotteri rosa. Che aspetti? Prenota adesso